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Che cosa è il cappotto? cappotto

 

Il “cappotto”, più precisamente denominato “isolamento termico dall’esterno, per pareti verticali, con intonaco sottile su isolante” è il sistema oggi e da oltre 50 anni più utilizzato in Europa per la coibentazione degli edifici civili, industriali, di servizio, nuovi o preesistenti. Il sistema a “cappotto” è un insieme inscindibile costituito da elementi diversi, ma tra loro compatibili e sinergici: Lastre isolanti in polistirene EPS (noto anche come polistirolo) sinterizzato, a ritardata propagazione alla fiamma, dimensioni 1000×500 mm, con spessori tra 50 e 200 mm, squadrate a spigolo vivo, con massa volumica di 15 o 20 (o 25) Kg/m3, di qualità controllata e certificata dall’Istituto Italiano dei Plastici“IIP”. La timbratura ha colori diversi secondo la massa volumica delle lastre isolanti e deve essere accompagnata dalla striscia rossa, che identifica la qualità a ritardata propagazione di fiamma. Collante-rasante per l’incollaggio delle lastre isolanti al supporto e per la formazione del primo strato di intonaco (armato) sopra le lastre stesse;Rete di armatura,tessuta in fibra di vetro, per il rinforzo del primo strato di intonaco;Eventuale primer,quale prima protezione dell’intonaco rinforzato;Finitura con rivestimento continuo sottile,di protezione dell’intero sistema agli agenti atmosferici;Sagome in lega leggera per i profili verticali e orizzontali;Ove necessari, tasselli di fissaggio profondo delle lastre isolanti;Dopo l’installazione del sistema sono necessarie sigillature di tenuta ai contorni con le altre strutture. L’installazione del sistema è semplice, richiede però attenzione alle chiare istruzioni della sequenza di montaggio, con il rispetto di grammature, tempi e modi. Le attrezzature necessarie sono quelle usualmente richieste per l’applicazione degli intonaci tradizionali.

2. Funzioni e campi di impiego del sistema a “cappotto”
Le funzioni tipiche e insostituibili del “cappotto” sono: Isolare senza discontinuità dal freddo e dal caldo, utilizzare il volano termico costituito dalle pareti isolate, proteggere le facciate dagli agenti atmosferici, fornire interessanti e sensibili risparmi, porre in condizioni stazionarie termo-igrometriche l’involucro e la struttura degli edifici,Rendere ottimali, confortevoli e igieniche le condizioni degli spazi abitativi, di attività,servizio, ecc., Contribuire sensibilmente alla riduzione delle immissioni inquinanti nell’atmosfera.

3. Campi di impiego:
Qualunque parete esterna anche orizzontale, di fabbricati per ogni tipo di destinazione, civili, sanitari, tecnici, industriali, ecc. sia nuovi, sia da ripristinare,aumentandone il valore.
Il sistema a “cappotto” serve per isolare in modo sicuro e continuo pareti costituite anche da materiali diversi. La diversità può riguardare il comportamento alle sollecita-zioni termiche, le caratteristiche meccaniche, la conformazione superficiale. Queste diversità sono molto frequenti nelle costruzioni edili (tipico esempio: cemento armato e laterizio) e sono causa di diverse deformazioni alle sollecitazioni termiche, con possibile formazione di crepe, distacchi, infiltrazioni; formano ponti termici attraverso i quali parte del calore viene dispersa; provocano deturpamento e disgregazione dei materiali. Con l’installazione del sistema a “cappotto” tutti questi fenomeni vengono annullati o comunque fortemente attenuati: tutta l’apparecchiatura muraria viene posta in condizio-ni termiche e igrometriche stazionarie, nonostante grandi differenze di temperatura e/o umidità tra l’esterno e l’interno abitativo. Il sistema a “cappotto” è utilizzato con suc-cesso in tutta Europa da oltre 50 anni e risponde pienamente alle attese. Infatti con la sua installazione si ottengono immediatamente formidabili vantaggi di risparmio energetico, quindi economico ed ecologico, di rivalutazione dell’edificio e di prolunga-mento della sua funzionalità e vita.

3.1. In progettazione,per costruzioni nuove, l’installazione del sistema a “cappotto” procura i seguenti vantaggi:

• Riduzione dello spessore delle pareti perimetrali, quindi genera maggiori aree abitative,con indiscutibile aumento della remunerazione di tutto il fabbricato;
• Semplificazione progettuale,in particolare per rispondere razionalmente e semplicemente alle prescrizioni sul risparmio energetico attinente il riscaldamento degli edifici, senza dover ricorrere a soluzioni complesse;
• Possibilità d’impiego di materiali tradizionali ed economici per la costruzione della struttura e dei tamponamenti,senza artifici per eliminare i ponti termici;
• Conseguente maggior facilità operativa in cantiere,con riduzione sensibile dei tempi e quindi dei costi;
• Snellimento della tipologia dei capitolati per i materiali e l’esecuzione, quindi maggiori possibilità di controllo;
• Il sistema a “cappotto” fornisce con il suo inscindibile pacchetto l’isolamento e la finitura.
3.2. Per il recupero e la manutenzione straordinaria di edifici esistenti, l’installazione del sistema a“cappotto” genera i seguenti vantaggi:
• Immediato ottenimento di forte risparmio energetico,quindi di costi;
• Immediato raggiungimento di condizioni interne confortevoli
• Eliminazione della causa dei difetti generati dai ponti termici,quali crepe, infiltrazioni,muffe, fastidiosi moti convettivi interni ai locali;
• Sostituzione,con tutti gli altri vantaggi citati,di interventi manutentivi pesanti,quali abbattimenti e rifacimenti di intonaci,interventi su spacchi,crepe e muffe,infiltrazioni,ecc.
Dopo l’installazione del sistema a “cappotto” le pareti esterne degli edifici, nuovi o recuperati,vengono poste in condizioni di inerzia: le sollecitazioni provocate dagli sbalzi termici e igro-metrici non le possono più raggiungere. Le stesse murature, non dissipando più il calore all’esterno, svolgono la importante funzione di volano termico. Ciò corrisponde a disporre di una massa calda, che attraverso le sue superfici interne, scambia calore con i locali, negli intervalli e interruzioni di riscaldamento. Anche in pieno inverno il sano ricambio d’aria può essere svolto senza poi dover intensificare il riscaldamento: il calore accumulato dalla massa muraria rigenera rapidamente e omogeneamente le condizioni più confortevoli. Gli involucri e le strutture sottostanti il “cappotto”, non ricevendo più sollecitazioni termo-meccaniche intense e subitanee, si conservano inalterati. Anche in presenza pregressa di crepe non si verificano più le continue dilatazioni (caldo) e contrazioni (freddo), evitando il peggioramento statico degli intonaci e nel caso del calcestruzzo anche parzialmente dinamico. Vantaggio non ultimo:il forte risparmio di combustibile destinato al riscaldamento,liquido,solido o gassoso corrisponde a una altrettanto cospicua diminuzione delle immissioni nell’atmosfera di CO2,SO2e ossidi di Azoto. Il sistema a “cappotto” contribuisce validamente alla soluzione dei problemi di inquinamento e smog. Per tutte queste caratteristiche vantaggiose il sistema a “cappotto” trova applicazione nelle diverse tipologie d’uso degli edifici: residenziali, commerciali, ospedalieri, scolastici, militari, produttivi, di stoccaggio; nel settore industriale è utilizzato per l’isolamento di serbatoi,silos,generatori di bio-gas; poiché l’isolamento termico vale anche verso il caldo trova impiego anche nel settore del freddo e conserviero.

Isola senza discontinuità (per i tecnici)

L’installazione delle lastre isolanti in EPS avviene all’esterno dell’involucro dell’edificio, formando superfici continue. Sono annullati i ponti termici, tipici degli edifici non isolati, dovuti alla differente conducibilità termica dei diversi materiali da costruzione: valga per tutti la diffe-renza tra una struttura in cemento armato e le chiusure vicinali in laterizio. L’isolamento è generato dalle lastre in polistirene espanso sinterizzato, a ritardata propagazione di fiamma. Vengono qui richiamati i concetti essenziali per la comprensione qualitativa del sistema a “cappotto”.
• Conduttività termica (lambda), espressa in W/m °K è il parametro che identifica il comportamento dei vari materiali nella trasmissione del calore
• Conduttanza termica unitaria C espressa in W/m2°Ksi ottiene dividendo lambda per lo spessore (in metri) del materiale in oggetto della trasmissione di calore.
• L’inverso della conduttanza termica unitaria 1/C si indica come resistenza termica unitaria interna del materiale R espressa in m2K/W. Attraverso le resistenze termiche dei vari materiali costituenti la parete, essendo valida la relazione: R totale =R1+R2+R3+…+Rnsi possono facilmente individuare sia la R totale, sia le temperature a ogni interfaccia dei vari materiali costituenti la parete. A questa sommatoria vengono aggiunte le resistenze termiche liminari, interna ed esterna, della parete.
• La trasmittanza totale K si ottiene infine calcolando l’inverso della resistenza termica totale : K = 1/R ed è espressa in W/m2°K. Le lastre in EPS presentano una conduttività termica molto bassa, che è poco influenzata dalla temperatura e dalla massa volumica.

prima

dopo

PRIMA                                                                       DOPO